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Sopravvivere in Metropolitana

Le regole non scritte

Essere un navigatore esperto della metropolitana di Milano, o di qualsiasi altra città, non richiede solo l’acquisto di un biglietto, ma anche un insieme di regole non scritte che, se seguite, possono trasformare un viaggio caotico in un’esperienza senza intoppi. Dopo oltre due decenni di frequentazione di questo labirinto sotterraneo, mi sento come un veterano, pronto a condividere alcuni segreti per sopravvivere alle ore di punta e ai viaggi serali senza perdere la sanità mentale.

Regole Basilari

Prima di tutto, ci sono regole basilari che possono sembrare ovvie, ma che molti trasgressori ignorano o dimenticano di seguire. Mantenere la destra sulle scale mobili è una di queste. Non c’è niente di più frustrante che dover attendere dietro a qualcuno che blocca il passaggio mentre si è in ritardo per prendere il prossimo treno o andare a lavoro. E parlando di treni, la cortesia di aspettare che tutti i passeggeri scendano prima di salire è una forma di rispetto fondamentale. Non c’è bisogno di creare gruppi frenetici di persone che cercano di entrare ed uscire contemporaneamente.

Un altro principio fondamentale è quello di cedere il posto a sedere agli anziani, alle donne incinte e alle persone con esigenze speciali. Non è solo una questione di buona educazione, ma anche di empatia e comprensione verso coloro che potrebbero avere difficoltà a stare in piedi per lunghi periodi.

Rispettare lo spazio personale degli altri passeggeri è altrettanto importante. Sì, la metropolitana può essere affollata, ma ciò non significa che sia accettabile spingere o invadere l’area personale degli altri. Mantenere la calma e la compostezza anche quando si è stretti come sardine in lattina è un segno di maturità e rispetto reciproco.

E poi ci sono le piccole ma significative azioni che possiamo compiere per migliorare l’esperienza di tutti. Ad esempio, rimuovere gli zaini dalle spalle durante l’afflusso o il deflusso dei passeggeri può fare la differenza tra un transito agevole e uno stressante. Lo stesso vale per il tono di voce che sarebbe opportuno tenere basso.

Infine, ma non meno importante, acquistare il biglietto è il minimo che possiamo fare per contribuire al funzionamento efficace del sistema di trasporto pubblico. Non solo è una questione di legge, ma anche di responsabilità civica nei confronti della collettività.

Altre regole da suggerire?

Seguire queste regole non scritte può trasformare un viaggio in metropolitana da una prova di pazienza a un’esperienza piacevole e senza problemi per tutti i passeggeri coinvolti. E se hai altre regole da aggiungere alla lista, non esitare a condividerle nei commenti. Dopotutto, siamo tutti sulla stessa barca (o meglio, lo stesso treno).

di Severino Ricci

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